Ho impiegato almeno tre anni per capire che cosa succede veramente nel Trovatore, e ancora adesso non ne sono ben sicuro. Il libretto è dell'ottimo e solido Cammarano, ma all'origine c'è il romanzone di un oscuro autore spagnolo, che pare abbia avuto un buon successo di pubblico circa centocinquant'anni fa (il Trovatore di Verdi è del 1853).
Dietro c'è una cupa storia di fratelli che non sanno d'essere fratelli, e che si combattono per tutta l'opera; Verdi, come al solito, taglia brutalmente e raccorda con riassunti affidati al coro o infilati in mezzo ad arie lunghe e drammatiche. Le due spiegazioni più lunghe sono nelle mani di Ferrando (voce di basso), all'inizio dell'opera, e poi della zingara Azucena, nel secondo quadro. Questo sistema narrativo complica non poco la comprensione degli avvenimenti per lo spettatore-ascoltatore, e chi volesse capire bene cosa succede forse è meglio che vada a cercarsi un'antica incisione (anni '30) del grande Ezio Pinza, basso dalla dizione chiara come poche volte nella storia dell'opera.
Ma qui sta anche il fascino dell'opera. E' stato fatto notare che nel Trovatore succedono molte cose, e non mancano duelli e colpi di scena, ma noi sul palcoscenico non vediamo niente: tutto accade in un altro luogo, e noi ne ascoltiamo solo il racconto. In più, l'azione si svolge quasi sempre di notte, nell'oscurità. Tutto questo accentua l'aspetto onirico dell'opera, e anche l'idea che si tratti di una di quelle storie che si raccontavano i nostri vecchi, nelle lunghe sere d'inverno, prima che inventassero la luce elettrica e la televisione. Il Trovatore è forse l'Opera Lirica per eccellenza, e gran parte del suo fascino si trova in questo metodo narrativo, che sarebbe sconsigliato da qualsiasi addetto al marketing delle nostre case editrici o cinematografiche di oggi. Ma Giuseppe Verdi faceva di testa sua, e poteva ben permetterselo, visti i risultati.
(23.12.2003)
lunedì 17 agosto 2009
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2 commenti:
quella più complicata... :)
Buonanotte!
il romanzo da cui è tratto il Trovatore pare che non sia mai stato nemmeno tradotto in italiano... è una curiosità, ovviamente non saprei confermartela ma penso proprio che sia così. (un romanzone, sopra le seicento pagine)
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