Forse la notizia vi è sfuggita, ma è in corso, sul quotidiano di Como "La Provincia" un grande dibattito culturale. Si svolge sulla rubrica delle lettere, e la questione dibattuta è questa: Joan Mirò disegno come un bambino di tre anni? Infatti in riva al lago è stata allestita una mostra del grande pittore catalano, e i comaschi si interrogano. La domanda viene posta con molte varianti, per esempio "mio nipote di tre anni disegna meglio di Mirò", "ieri sera mia figlia che ha tre anni ha fatto un disegno più bello di quelli di Mirò" , oppure "sono stata all'asilo infantile per una mostra e vi mando il disegno di un bambino di tre anni: fate voi il paragone con Mirò."
Altro grande dibattito, stavolta sull'Espresso e con firme famose (o quasi): perché non ci sono più grandi scrittori italiani? Perché gli americani hanno scrittori che sanno parlare della società in cui vivono e da noi invece no? Anche qui, con molte varianti e molte tesi ed ipotesi. Sono dibattiti appassionanti, e anch'io voglio dire la mia.
1) su Mirò: è proprio vero, Joan Mirò dipingeva come un bambino di tre anni. Lo stesso discorso si può fare per Paul Klee, ma si tratta di pittori grandissimi, e forse proprio per questo: non è da tutti essere grandi e semplici. Però è difficile farlo capire alla gente semplice, e se i critici d'arte perdono il loro tempo osannando delle mezze calzette in cerca di facile pubblicità (come è successo a Milano in questi giorni, per esempio) non ci si riuscirà mai.
2) in realtà, la gente comune non ha ancora digerito Picasso, e nemmeno Stravinskij e la sua Sagra della Primavera, per tacere di Schoenberg: e intanto sono passati cent'anni. I musicisti degli ultimi cinquant'anni sono tutti dimenticati o quasi, e i pittori famosi, con poche eccezioni, magari se la passano bene ma fanno opere rivolte soltanto a se stessi, ai galleristi e ai collezionisti. Forse c'è qualcosa che non va...
3) sugli scrittori italiani di oggi che non sanno cogliere la realtà odierna ho un parere, ma lo dico sottovoce e lo metto qui solo tra parentesi. (ma andate a lavorare, fanigottoni...)
(2 giugno 2004)
Vivere in pace – Luigi Zampa
21 ore fa
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