Nel 1990, per i mondiali di calcio, lo stadio di Milano venne sopraelevato e si costruì il terzo anello, meraviglia delle meraviglie. Però da quel giorno l'erba del prato non volle più saperne di crescere. Non gli arrivavano più né la luce né l'aria, e tristemente ingialliva e moriva ogni volta veniva reimpiantata. Ci sono filmati d'epoca quasi comici: i calciatori (i campioni dell'Inter e del Milan, e anche quelli di passaggio) intenti a risistemare un fazzolettino d'erba, o una zolla bella grossa, dopo averci inciampato contro e averla staccata da terra. L'erba non cresce più ormai da 15 anni, a Milano stadio di San Siro: tutti gli aggiustamenti fatti in questi anni sono stati solo dei palliativi, quel magnifico terzo anello bisognerebbe proprio non averlo mai costruito. Ma quest'anno, finalmente, sono successe due cose: la prima è che il Grande Capo del calcio, l'ineffabile Franco Carraro, ha decretato che gli stadi italiani sono i più brutti d'Europa e che quindi bisogna rifarli se vogliamo ospitare gli Europei del 2012 (con conseguente flusso di denari verso chissà mai chi). La seconda è questa: grazie alla tecnologia moderna, oggi è possibile fare i campi di calcio con l'erba finta, cioè di plastica. L'idea piace molto, e già le lobbies dei costruttori di prati finti hanno iniziato a spingere il prodotto: sull'erba finta, dicono i produttori, i calciatori giocano meglio e non si fanno male. Abbiamo adunque risolto un grave problema: e per questo bisogna ringraziare i grandi ingegni che abbiamo al governo (del calcio e non solo), cioè i signori Galliani soprattutto, ma anche altri che non nomino per carità di patria e anche perché, a dire il vero, per oggi ne ho abbastanza.
L'erba artificiale mi sta benissimo, magari al Cairo o in Sicilia. Ma che non si riesca a far crescere un prato in Lombardia, magari a Bergamo dove piove sempre, è un gran bel risultato, da mettere insieme all'altra bella collezione di risultati visti fin qui, magari a fianco dei casinò sulle spiagge (ovviamente vendute ai privati), alle banconote da un euro e al resto della finanza creativa del buon Tremonti. E' così che si risolvono i problemi, in Italia: e quindi tanti auguri a tutti quanti.
(Giuliano 21 giugno 2005)(le foto della Padania dopo Bossi vengono da "Fata Morgana" di Werner Herzog) (si tratta del Sahara, ma tra poco sarà difficile notare la differenza)
Longlegs – Oz Perkins
1 ora fa
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