giovedì 16 luglio 2009

Il Libro dei Primati

Giuliano 23 novembre 2006
Non solo non c’è dubbio che gli umani discendano dalle scimmie, ma è altresì vero, verissimo e dimostrabile, che non tutti discendiamo dalle stessa specie di scimmie. Per esempio, e tenendo ben aperto il libro dei Primati per i confronti, è del tutto evidente che io e molte altre persone che conosco siamo discendenti di antichi oranghi: grosse dimensioni, volto ovale, ampia fronte, una certa tendenza all’essere corpulenti, aria assorta e forse inutilmente pensosa. Non per niente, in malese “orang” significa uomo, e orang utan è l’uomo delle foreste.
Giuliano Ferrara è un gorilla: basti guardarne il fisico massiccio, la postura, il collo breve, la testa villosa con gli occhi infossati, piccoli e scrutanti. Silvio Berlusconi è senza alcun dubbio uno scimpanzé: piccolo, aggressivo, vivace, gesticolante, vociante e dotato di una rispettabile intelligenza. Naomi Campbell, elegante nelle movenze, gambe e braccia lunghe su un corpo sottile ed armonico, è un gibbone: se non ve ne siete mai accorti è solo perché Naomi è sprovvista di pelliccia. Il senatore Cossiga somiglia molto ad una nasica, e Gad Lerner è un macaco, o una bertuccia: simile a una delle scimmie che s’aggirano per Gibilterra o nei templi dell’India, intelligenti e curiose ma anche vagamente spernacchianti e irrispettose.
E fin qui mi sono limitato alle scimmie catarrine, le più simili all’uomo, che sono di tutti i tipi e di tutte le misure, e purtroppo molte di loro hanno la coda, il che lascia un po’ perplessi riguardo alla dimostrabilità della mia teoria. Però guardo le fotografie sul mio libro, e penso che sarebbe bello starsene seduti su un ramo in alto e far penzolare la coda, e che forse perdendo la coda il Signore ci ha tolto davvero qualcosa, chissà.
Ma le scimmie sono tante, ci sono ancora le platirrine dell’America e poi tutto l’universo delle proscimmie, come i lemuri del Madagascar (ma questo è un altro discorso), passarle tutte in rassegna richiederebbe molto tempo e molto spazio, perciò per il resto lascio fare a voi e alla vostra immaginazione. Personalmente, sono molto attratto dall’ipotesi espressa da H.G.Wells in “L’isola del dottor Moreau”, e cioè che noi tutti si discenda non solo dalle scimmie ma un po’ da tutti gli animali, tramite misteriosi innesti di pericolosi scienziati. Ma, anche qui, preferisco fermarmi e lasciar fare alla vostra fantasia: chissà quanti gatti, rettili, passerotti e ippopotami conoscete, e non vorrei togliervi né lo spazio né il divertimento.

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