Il Corriere della Sera, il 9 gennaio 2000 (quattro anni fa) intervistò il paleontologo Stephen Jay Gould per avere un commento ad un fatto recente. Gould, americano di New York, teorico dell'evoluzione della specie e ammiratore di Charles Darwin, era l'uomo giusto per commentare la notizia che nelle scuole del Kansas lo studio delle teorie evoluzionistiche era diventato "materia facoltativa", sulla spinta dei movimenti antidarwiniani d'ispirazione religiosa.
Ecco la sua risposta:
- Ho pensato che i cittadini del Kansas rimarranno sconcertati dalla stupidità della decisione e che l'anno prossimo non voteranno più lo stesso comitato. (...) Quello che è accaduto è dovuto al fatto che nessuno va più a votare per eleggere il Comitato Scolastico. Ne consegue che le minoranze più agguerrite possono avere il sopravvento. (...)
Gould continuava con osservazioni molto interessanti, ma io mi fermo e rifletto su cosa succede in casa nostra. Anche da noi non va nessuno a votare, alle elezioni scolastiche; e non da oggi. Magari potreste trovare, in futuro, consigli scolastici a maggioranza di islamici o di testimoni di Geova, nella scuola frequentata da vostro figlio o dai vostri nipoti; e dover affrontare decisioni prese da pochissime persone, che però sono andate a votare. Gould ricordava che in USA non si può vietare lo studio delle teorie di Darwin, per via di un precedente pronunziamento della Corte Suprema, e che quella decisione era dunque il massimo che potevano ottenere i Creazionisti; ma la vera morale di questa storia è che la democrazia è difficile e impegnativa, che bisogna partecipare e farlo bene, e che mantenerla non è così scontato.
(Giuliano 22 gennaio 2004)
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