venerdì 24 luglio 2009

Grünewald

Sul bollettino della mia parrocchia trovo un brano di Tonino Bello, un prete (e vescovo) famoso. Inizia così: «Tra le tante crocifissioni di cui è piena la storia dell'arte, quella che prediligo è la Crocifissione di Matthias Grünewald. Soprattutto per un particolare: ai piedi della Croce, il pittore tedesco con un audace anacronismo ha collocato Giovanni Battista, il quale ha un dito enorme puntato su Gesù morente. Quell'indice impossibile domina lo scenario e sta a dire che, per noi credenti, il Crocifisso resta l'unico angolo prospettico da cui giudicare la storia.»
E' una bella riflessione, che don Tonino continua così:
«Mi pento del mio stupido sfoggio di cultura e sostituisco subito a questi nomi difficili i vostri poveri nomi. Il nome tuo, Damiano, che stamattina, quando hai finito di raccontarmi l'odissea di una vita incredibile, sei scoppiato a piangere vergognandoti dei tuoi quarant'anni. (...) Il nome tuo, Luigi, oppresso dai debiti (...) Il nome tuo, Anna Maria, che hai un figlio handicappato (...) Un giorno, quando avrete finito di percorrere la mulattiera del Calvario e avrete sperimentato come Cristo l'agonia del patibolo, si squarceranno da cima a fondo i veli che avvolgono il tempio della storia e finalmente saprete che la vostra vita non è stata inutile. (...) »
L'intervento di don Tonino prosegue, nel nostro quotidiano, parlando della Pasqua e di tutti noi che soffriamo o abbiamo sofferto della nostra condizione umana; ma io mi fermo qui e vado a informarmi un po' di più su questo prete che scopro di conoscere poco, come anche Grünewald e tutto il resto, Giovanni Battista compreso. Però una cosa mi ha fatto male: leggere che don Tonino chiede scusa "per il suo stupido sfoggio di cultura". Eh già, sono questi i tempi che corrono. Bisogna proprio chiedere scusa, e non certo ai poveri parrocchiani che non hanno avuto un'istruzione adeguata, se i nostri interessi vanno appena un po' oltre le cose che interessano tutti, e che non fanno né audience né mercato...
(Giuliano 10 aprile 2004)

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