domenica 19 luglio 2009

Un mostro abominevole, anzi no

Un mostro abominevole vive nel mio giardino: anzi, ce ne sono tanti, tutti uguali al primo...Cos’è successo? Sembrano le figure disegnate da Escher, o magari un incubo degno di Lovecraft. Meno male che sono piccolini, sembrano ferocissimi: chissà che bestia è.
Sembrerà incredibile, ma la soluzione è semplice e aggraziata: sono larve di coccinella, uno degli animali più graziosi al mondo, di certo il più simpatico tra gli insetti. Anche la coccinella, come le farfalle, ha infatti una larva che fa la metamorfosi: non è un bruco ma è questa cosa qui, diversissima dall’adulto. A un certo punto della sua crescita, la larva si ferma, si arrotola su se stessa (proprio come le misteriose creature di Escher) e da qui in avanti inizia la sua metamorfosi.
La larva e l’adulto della coccinella hanno in comune una cosa: sono voracissime, e carnivore. Di tigri così spaventose il mondo degli insetti ne ha poche altre, e una di esse (escludendo la mantide, ormai proverbiale) è un altro insetto aggraziato che evoca metafore leggere: la libellula.
Anche la larva della libellula è fatta più o meno così, ma vive in acqua. A casa mia di acqua stagnate non ce n’è, invece qualche coccinella nei mesi scorsi ha messo qui le sue uova, e adesso le uova si sono schiuse ed ecco qui il mio giardino pieno di piccoli mostri misteriosi ed inquietanti.
Detto per inciso, en passant, la voracità delle coccinelle (che è rivolta in modo particolare agli afidi verdi delle piante) viene usata in agricoltura: è per questo motivo che la coccinella è diventata uno dei simboli delle coltivazioni senza pesticidi e la si trova effigiata sugli adesivi che si appiccicano alle mele. Ma io, mentre ne guardo una che fa strage di afidi su questo ramo, sono ben contento di essere molto più grande di lei. Almeno su questo, noi umani dobbiamo essere grati alla Creazione: pensa che vita cupa, se mantidi libellule e coccinelle fossero grandi come noi...

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