Le anguille sono in via d'estinzione: lo dice il Corriere della Sera, nelle pagine dedicate alla Scienza, domenica 9 novembre 2003. E porta dati e numeri: l'anguilla europea (Anguilla anguilla) è calata del 98% dal 1978, e un declino simile ha colpito l'anguilla americana (Anguilla rostrata) e quella giapponese (Anguilla japonica). Le cause sono queste: inquinamento, pesca eccessiva, e forse il riscaldamento dei mari. Inoltre, la riproduzione artificiale delle anguille, date le particolari caratteristiche di questo pesce, non è fattibile. Lo stesso destino rischiano squali, merluzzi, pesci spada e tonni.
Piero Ottone, su La Repubblica del 7 novembre, riprende la stessa notizia da un altro punto di vista: tra non molto potremo mangiare solo pesci d'allevamento. "Dopo i fagiani e i polli - dice Ottone - adesso è venuta l'ora dei pesci..."
Eh già: da quanto tempo, in Italia, le galline non si pescano più? Pardon: da quanto tempo non vivono più allo stato brado?
(16 dicembre 2003)
giovedì 16 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento