Una zucca, cresciuta da sola da pochi semi sepolti in giardino, si arrampica rigogliosa su un per il vecchio pesco. Il pesco sopporta, non è un gran peso; e la zucca pare davvero animata da una gran voglia di vita, sembra il fagiolo magico della favola e arriva presto fino in cima alla pianta; e quando arriva in cima sembra voler andare ancora più in su, ma non c’è niente a cui attaccarsi, peccato.
Intanto, ha riempito di fiori il pesco; e un pesco pieno di enormi fiori gialli è davvero un bello spettacolo. Così bello che i bombi e le api ne approfittano, e quando scendo in giardino (il giardino lo coltiva mia mamma, io mi limito a scendere e a guardare in giro) li sorprendo in un’orgia appassionata e clamorosa. Chi ha pratica con i fiori di zucca (e di zucchina) sa che bisogna stare attenti a coglierli, perché dentro al fiore è facile che ci sia un’ape, o un grosso bombo; perché alle api e ai bombi i fiori di zucca piacciono moltissimo. Ma qui si esagera: due, tre api in un fiore solo, e poi arriva un bombo enorme e s’infila dentro anche lui, e le api si spostano e gli fanno posto, che ce n’è per tutti. Ma come! Quattro in un fiore solo? Che scandalo.
E non è che gli altri fiori siano da meno. Tutti concordi, gioiosamente e gloriosamente ingordi, i piccoli imenotteri festeggiano alla Provvidenza che gli ha dato tutto questo ben di Dio. Festeggiano e bottinano in santa pace, e quando proprio non ne possono più escono dal fiore e si appoggiano un attimo sul bordo, barcollanti e un po’ ubriache, senza fiato. Poi volano via, ma lentamente e un po’ goffe, cariche di nettare e di dolcezza; dopo qualche metro il volo si raddrizza, e tornano all’alveare.
E’ la riprova che quando c’è abbondanza non si litiga, e si va d’accordo anche tra specie diverse: il Paradiso Terrestre dev’essere stato molto simile a questo mio pesco da zucche.
Chissà com’è il miele di zucca, mi sono trovato a pensare. A giudicare da quello che ho visto, dev’essere buonissimo; però penso che sia difficile trovare un miele fatto solo di fiori di zucca.
Quello che posso dirvi con certezza è che quest’orgia ha dato un gran frutto. Adesso è ottobre, mia mamma lo ha messo via con cura e poi lo ha cucinato, è venuto una meraviglia e mi dispiace che adesso sia già finito, ma che fare? Mi toccherà aspettare l’anno prossimo, o andare a comperare una zucca al supermercato: è sempre una goduria, ma non è la stessa cosa.
(30 luglio 2008)
Longlegs – Oz Perkins
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